L’allenamento dell’esperto di calci:
il kicker della Muay Thai
Di Marco De Cesaris
Se esiste una tecnica per cui i Thai
boxers sono temuti e rispettati in tutto il mondo questa è il “calcio
circolare”, una accettata portata a tutti i livelli (gambe, tronco,
testa) che, colpendo con la tibia danneggia anche le difese più resistenti
e, se portata al collo a alla tempia, provoca un gran numero di fuori
combattimento negli incontri tra professionisti. Nella famiglia della
Muay Thai i “kickers” (esperti di calci) sono in grado di
mettere in difficoltà qualsiasi tipo di avversario, soprattutto
se ai colpi a traiettoria circolare, abbinano il temibile tiip trong
(calcio diretto) che è in grado di tenere a distanza e di preparare
i colpi definitivi portati con la tibia.
Osservare la gamba di un thai boxer che si abbatte sulla coscia o sul collo
dell’avversario, con effetti spesso devastanti, è, per lo spettatore
inesperto, una esperienza shockante: la potenza generata da tutti i calci
della Muay Thai e dai calci circolari in particolare è uno degli elementi
che hanno contribuito a rendere l’arte marziale del Siam una delle
specialità di combattimento più temute al mondo.
Ma quali sono gli elementi tecnici che rendono questi colpi così micidiali?
Vediamo nel dettaglio la dinamica dell’esecuzione del calcio circolare.
Il Tae, o calcio circolare in lingua thai, è la tecnica simbolo della
Muay Thai ed è stata più volte definita dai Thailandesi come
la regina di tutte le tecniche di calcio.
Normalmente l’esecuzione base di questo colpo viene differenziata in
base all’altezza a cui viene portata; avremo così: - il Tae
Laa o Tae Kaa (calcio alle gambe, più comunemente noto come Low Kick
o calcio basso),
- il Tae Lam Tua (portato al tronco o alle braccia, detto anche in inglese
Middle Kick o calcio medio)
- il Tae Ken Ko (o calcio alla testa o al collo, più noto in Occidente
come High Kick o calcio alto).
In realtà questa prima suddivisione nasconde una varietà enorme
di tecniche, che fanno parte dei programmi tecnici utilizzati nell’ambito
della International Muay Boran Academy (Imba), e che si distinguono per la
traiettoria che segue la gamba per colpire, per il bersaglio preso di mira
e per la situazione di combattimento in cui vengono eseguite (ad esempio
colpo di incontro o attacco di prima intenzione). Avremo così calci
circolari denominati in vario modo e portati come tecnica singola o in combinazione
come, ad esempio:
Tae Tahd, Tae Trong, Tae Tawahd, Tae Kwad Larn, Jorake Fad Hang, Tae Pien
Thai, Tae Chieng, Kwad Toranee, Grahbohd Tae etc.
Ma nonostante le differenze suddette, per tutte le tecniche di calcio circolare
della Muay Thai (o più precisamente della Muay Thai Boran, o lotta
tradizionale tailandese, essendo molte di queste tecniche utilizzate raramente
sul ring ma applicate frequentemente nella difesa personale tailandese) valgono
alcuni principi base di esecuzione che rendono questi colpi tanto efficaci:
• La parte della gamba che colpisce il bersaglio è di preferenza
la tibia
(o, limitatamente ai calci portati alla testa, il collo del piede o il tallone).
• Tutto il corpo ruota insieme alla gamba che colpisce (la quale, se manca
il bersaglio, prosegue la propria corsa) portando sull’avversario l’intero
peso di chi esegue il colpo.
• Il calcio non è sferrato “armando” il colpo prima
dell’esecuzione , cioè non c’è flessione della gamba
sulla coscia, né prima, né dopo l’esecuzione.
• Il piede d’appoggio tocca terra solo con l’avampiede ed il
tallone è sollevato durante tutta l’esecuzione, sia all’andata
che al ritorno (a questa regola fanno eccezione i calci portati per entrare nel
corpo a corpo tipo il cosiddetto “mezzo ginocchio”, in cui il piede
d’appoggio si abbassa appena ottenuto il contatto con il corpo dell’avversario).
• Il ginocchio della gamba d’appoggio è rigorosamente teso
nei calci medi e alti, mentre deve essere flesso nei calci alle gambe.
• L’addome si contrae nell’esecuzione e si espira con forza,
spesso emettendo un grido, nel momento dell’impatto, “chiudendo” il
busto in avanti con una leggera flessione .
• Il braccio corrispondente alla gamba che calcia, si distende verso l’avversario,
mentre l’altro resta a protezione del capo. Alle volte, quando non si teme
la replica di pugno dell’avversario, il braccio corrispondente alla gamba
che calcia, può essere abbassato velocemente all’esterno, per aumentare
ulteriormente la potenza del colpo.
Conseguenza della combinazione di tutti quanti questi elementi è che
una parte molto dura (perché condizionata con appositi esercizi, per
un lungo periodo di tempo) come la tibia va a colpire con una forza rotatoria
notevole, generata da gruppi muscolari potenti come gli addominali e i quadricipiti
femorali, il corpo dell’avversario, spostando sul bersaglio tutta la
massa corporea dell’esecutore.
Un colpo di tale potenza è sempre molto difficile da contrastare,
senza causare un danno serio per il difensore.
Un lungo e sfiancante lavoro di condizionamento delle tibie ed un allenamento
specifico per contrastare pugili e lottatori fa si che i kickers emergano
spesso vincitori nelle sfide ai più alti livelli (a questo proposito
basta citare campioni come Pud Pad Noi, Apidej, Lonalong o Saimai, noti in
Tailandia così come in Occidente).
Inoltre, se le tecniche di calci medio - alti non rivestono un grande interesse
ai fini della protezione personale, è pur vero che un arsenale fatto
di tibie condizionate all’inverosimile e di colpi potenti portati ai
bersagli “sotto la cintura”, rendono un esperto di questo settore
estremamente pericoloso anche in situazioni “non sportive”.
Vediamo ora un esempio di scheda di allenamento per lo specialista di calci:
oltre parte di preparazione comune a tutti i tipi di atleti, da eseguire
nella mattinata per 3/5 volte a settimana, e per la quale rimandiamo i lettori
agli articoli precedenti, la parte specifica (da eseguire nel tardo pomeriggio
per 3/5 volte a settimana) risulta così suddivisa:
- Pao per calci 5 rounds x 3’
- Sacco calci 3r x 3’
- Sacco misto 2r x 3’
- Sparring solo con le gambe 5r x 3’
- Esercizi di attacco - difesa contro pugni (5r x 3’) e contro pugni
+calci (5r x 3’)
- Potenziamento della fascia addominale.